Mio padre era un Franz Faesch di origine svizzera e mia madre era la nonna di Napoleone Angela Maria Pietrasanta.
Arcivescovo di Lione nel 1802, sono stato nominato Cardinale nel 1803, sono diventato Ambasciatore di Francia a Roma nel 1804, poi un anno dopo senatore e conte francese, nonché Grand Almoner di Francia.
Ero anche un collezionista boulimico.
Anche se lasciai definitivamente la Corsica nel 1793, e se alla fine della mia vita mi fossi trasferito a Roma dopo essere stato bandito dalla Francia, mi sono sempre sentito preoccupato per la mia patria e avevo deciso nel 1806 di lasciare in eredità Ajaccio mio favolosa collezione che contava oltre 17.000 opere d'arte tra cui circa 16.000 dipinti.
Le vendite successive già fatte durante la mia vita e dopo la mia morte di Joseph Bonaparte, il mio legatario universale, hanno così privato Ajaccio dei capolavori di Giotto, Mantegna, Raffaello, Pontormo o Rembrandt.
Situato nel cuore di Ajaccio, l'Istituto di Scienze e Arti è oggi il Museo di Belle Arti del Palais Fesch e ospita ancora una fantastica collezione di dipinti..." Joseph Fesch
Albion
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